Startrails a Cana

Da un po  di tempo a questa parte il virus della fotografia mi ha completamente rapito (e credo ve ne siate accorti). È un mondo complesso ed affascinante pieno di sfaccettature, di idee, di tecniche che ti lasciano sempre con maggiore fame di quando si era cominciato.

Oggi vi voglio proporre una tecnica fotografica di grande impatto e grande sacrificio e tra un po capirete il perché. La tecnica di cui vi parlo è quella dello Star Trails.

Cos’è uno star trails direte voi? Con questo termine si definisce una particolare tecnica fotografica che permette di catturare la traiettoria che le stelle percorrono sulla volta celeste in un determinato lasso di tempo. Determinata dalla rotazione terrestre le stelle hanno un movimento circolare attorno alla stella polare la quale, essendo allineata con l’asse di rotazione terrestre, risulta ai nostri occhi l’unica stella fissa del firmamento.

L’obiettivo dello star trails è quello di riprendere questo moto circolare da cui deriva una foto in cui le stelle non risultano più in maniera puntiforme ma, registrando il loro moto celeste, hanno una fisionomia a strisce concentriche il cui centro è appunto la stella polare.

Strumentazione utilizzata

1-      La mia nuova Canon 650d – Obiettivo EF-S 18-55mm IS II;

2-      Un treppiedi

3-      Un interrvallometro che mi ha permesso di impostare la ripetizione dello scatto in automatico

4-      Il software lightroom per l’editing di base e il software Startrails

Come ho operato

Per prima cosa ho scelto una location che mi permettesse comodità, una buona composizione che potesse dare risalto allo scatto (non basta fotografare le stelle per dare bilanciamento ad un’immagine 😉 ).

Avrei forse dovuto includere la stella polare per dare circolarità all’immagine ma ho preferito inglobare Grosseto e prediligere quindi la composizione alle sole stelle.

Una volta posizionato il treppiedi e determinata la composizione che mi convinceva di più ho proceduto alla parte più complessa: la messa a fuoco. È difficile mettere a fuoco un soggetto così lontano e in condizioni di luce pressoché assenti. Ho per prima cosa disabilitato la messa a fuoco automatica (che in queste condizioni non funziona) ed ho poi cercato la messa a fuoco manuale spostando lentamente la ghiera. Il mio obiettivo non permette la messa a fuoco a infinito quindi un po ho tribolicchiato ed effettivamente non ho raggiunto una messa a fuoco perfetta.

Sono quindi passato al settaggio delle impostazioni in modalità manuale:

–  Tempi: naturalmente molto lunghi. Dopo vari tentativi ho raggiunto un equilibrio nei 20” di esposizione.

–  Diaframma: qui ho sbagliato ma alla fine va bene uguale. Ho scelto l’apertura più aperta possibile per avere una luminosità maggiore perdendo però in nitidezza.

–  ISO: al contrario delle foto quotidiane, aumentando gli ISO la qualità della foto migliora. Il rumore, una volta combinate le immagini va praticamente scomparendo. Ho scelto quindi un 1600 (ma forse avrei potuto osare di più per vedere ancora più stelle).

Ho quindi impostato il telecomando impartendogli l’ordine di scattare una foto ogni 23 sec. permettendo quindi i 20” di esposizione più 3 per la registrazione dell’immagine sulla scheda.

Visto che era la prima volta e che faceva un freddo cane, sono riuscito a scattare solo 44 foto (per un’attesa di 40min all’addiaccio).

Il risultato di una singola foto è questa:

 IMG_2808

Sono quindi passato al montaggio delle foto tramite il programma dedicato. Al fine di ridurre il rumore personale di ogni macchina fotografica ho realizzato anche due dark frame (foto nere) posizionando il tappo dell’obiettivo e mantenendo tutte le impostazioni degli scatti precedenti. Ottengo quindi una mappa del rumore da sottrarre ai miei scatti.

Ora che vi ho annoiato con la teoria vi voglio mostrare il risultato.


star-trails - 01 - resize


Per far comprendere ancora meglio il significato della foto vi mostro un montaggio video delle foto ad una velocità tale da dare il senso del movimento della volta celeste.

startrails 01  (clikka sulla scritta per avviare il video)

Spero che il tutto vi sia piaciuto e che vi abbia trasmesso un po dell’entusiasmo che sto provando nello studio e nella scoperta del mondo della fotografia.

federico


5 commenti su “Startrails a Cana”

  1. Aòòòò, strafigo ma secondo me devi stare di più all’ADDIACCIO….ahahahaahah

    Cià cià

    1. eheheheh te se gelano le recchie e non solo.. 🙂 e poi ero impaziente di vedere il risultato!!! la prossima volta vieni a farmi compagnia dai, in due a dire due cazzate sicuramente il tempo passa meglio!! Fatte vivo disgraziato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. MI ha sempre entusiasmato!!!!

    Ma non mi ci sono mai applicato……

    Fichissimo!!!

    Mi piacerebbe vedere lo scorcio della cisterna (che si veda fino al campanile)vista dalla salita che porta a casa tua………dall’imbrunire in poi….con l’effetto dei fari delle auto.
    Sarò banale……ma secondo me merita!
    Grazie Fede!

    PS
    Grazie un par di ciufoli!!!
    Mi fai riprendere la scimmia per la reflex!!!!

    1. un time-laps o una esposizione bulb si potrebbe anche fare… potrebbe essere affascinante l’anello rosso e bianco che cintura la cisterna. Da provare!!!!

      speriamo ti riprenda la scimmia almeno siamo in due a ghiacciare fuori 🙂

I commenti sono chiusi.