Il portino se ne va…

Solitamente in queste pagine si trova lo spazio per cazzeggiare, raccontare feste ed eventi. Oggi purtroppo no! Una pioggia torrenziale ci ha colpito nella notte, una cosa fuori dal normale. Lampi, tuoni e acqua si sono abbattuti con violenza inaudita. Sembrava come se il cielo avesse deciso di caderci sulle teste..

Ed alla fine di tutto, la tristissima scoperta. Le mura di cinta del nostro amatissimo portino, hanno deciso di distaccarsi. Di abbandonarci. Era da tanto che ce lo aspettavamo ed infine è arrivato il momento in cui le mura non hanno più retto l’incuria e l’abbandono e se ne sono scivolate via.

Non mi va di scrivere ciò che penso. Non è il posto questo. Voglio solo dire una cosa: non se n’è andato solo un pezzo di muro ma un pezzo di storia, un pezzo di vita, un pezzo di cuore del nostro paese. La ferita è gigantesca e la colpa è anche nostra e dell’incuria che riserviamo ai posti in cui viviamo.

Con il dolore condivido con voi le immagini di oggi..


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AGGIORNAMENTO!

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19 commenti su “Il portino se ne va…”

  1. tremendo vedere queste foto, quel muricciolo è denso di significato per
    me, e credo per tutti voi, ha sentito e visto cose che meno male si
    poteva contare sulla sua riservatezza..spero solo che gli interventi di
    recupero e restauro siano il più veloci possibili

  2. è una cosa terribile……sono sconvolta….tienici aggiornati e grazie per aver fatto le foto e testimoniato un fatto tanto grave!un abbraccio silvia

  3. buongiorno, sono una giornalista del quotidiano on line IlGiunco.net volevamo chiedervi se, citando il vostro blog e linkando l’articolo potevamo usare qualcuna delle vostre foto per un articolo. se si potete risponderci a questo indirizzo redazione@ilgiunco.net

  4. Pingback: Maltempo, crolla muro di cinta e travolge le auto in sosta – FOTO | IlGiunco.net

  5. Lucia Scaramucci

    non ci sono parole..solo un sentimento:, di tristezza e rabbia..ma non è importante quello che prova un singolo essere umano…importante è che tutti quelli colpiti nell’anima da questo evento ..facciano il possibile per la ricostruzione.uniamoci.

  6. Ricordate quando vi dicevo di finirla di pensare solo alle “ludicità”, ai vani passatempi, alle vane glorie e di finirla di trattare il paese come un “paese dei balocchi” (addirittura per pochi e per i week-end) ma di tenerlo di conto anche per le generazioni future e di impegnarsi per renderlo meno fatiscente ma piu’ accogliente anche dal punto di vista materiale e di renderlo sicuro, curato e restaurato, costruire vere e valide fondamenta per un’ottima promozione turistica basata non solo sulla “simpatia” e la bravura di pochi e sull’eno-gastronomia casereccia ed improvvisata ma soprattutto sulla cultura (tutta e vera), la storia (ancora prevalentemente da scoprire), le tradizioni popolari (quelle già studiate e non) e voi mi dileggiavate ed emarginavate?…… BENE!…. ADESSO NON POTRETE DIRE CHE NON VE LO AVEVO DETTO… QUESTA POTREI CONSIDERARLA LA MIA TRISTE ED AMARISSIMA RIVALSA!!!!….
    Inoltre, ditemi ora: “A che cosa sono servite le “sterili” campagne promozionali ovvero le leggere festicciole fatte fin d’oggi ed i bombardamenti web?…. Per far visitare un paese triste, fatiscente e ridotto in macerie?…..
    E’ quindi giunta l’ora di rimboccarsi le maniche e di destarsi dal torpore degli auto compiacimenti. Se davvero vogliamo bene a questo “disgraziato” paese.

    Lauro Leporini

    1. Acc! Ecco dove era finito Girolamo Maria Francesco Matteo Savonarola! Si è reincarnato a Cana !

    2. José Bernazzi

      Tante belle parole,
      però non puoi certo dare la colpa alle “leggere festicciole o all’enogastronomia casereccia e improvvisata” per quello che è successo.
      Mi pare anche completamente fuori luogo parlare di rivincita.E’ retorica sterile e fine a se stessa.
      Le cause di tale disastro non hanno nulla a che vedere con ciò di cui parli e con ciò di cui ci avevi negli anni,per così dire,avvertito, trattasi di cause che vanno ben oltre le nostre colpe le le nostre limitate possibilità di intervento.
      Caro Lauro, apprezzo il tuo lavoro, il tuo impegno:
      nella ricerca, nella salvaguardia delle fonti, delle tradizioni non che del paese stesso.
      Però sono convinto che in questo momento dovresti provare un certo fastidio, non sò bene come spiegare,volgarmente parlando dovresti provare quella fastidiosa sensazione come di aver cacato fuori dal vaso!

      1. …Riscusate il disturbo!…
        Non credo proprio di aver “defecato fuori dal water” (anche se c’ho il sedere grosso….) …forse ho usato toni sbagliati. Quello che mi piacerebbe far capire (e ci provo da diversi anni) è che dovremmo cambiare modo e/o modalità di sviluppo del nostro paese. Vi ricordo che il nostro comune è quello più “arretrato” di tutta l’area amiatina-grossetana (però io sono di Cana e me la prendo di cuore e di petto per quello! Da li vorrei cominciare). Altre comunità limitrofe hanno già cambiato “andazzo”!…
        Inoltre ti ringrazio per l’apprezzamento ma non è quello il fine del mio hobby, mi piacerebbe che i risultati delle ricerche (ed altre se verranno fuori anche da altri, volentieri) venissero usate per creare sviluppo: vero e duraturo.
        Faccio due semplici esempi pratici da cui poter cominciare: con la pro-loco perché non prendiamo contatti e collaboriamo con “Sloow-food” o con altre nobili associazioni del genere? Perchè non costituire un comitato o un’associazione archeologica con la o le quali monitorare probabili siti archeologici aree d’interesse archeologico e storico e collaborare e civilmente “battere” (o meglio spronare e proporre cose o progetti) con il Comune, l’Unione dei Comuni e la Soprintendenza archeologica? Perchè non contattare il F.A.I. ? Vedere magari dai siti della UE se c’è la possibilità di fare progetti per accedere a finanziamenti….anche di restauro?….etc,etc,etc….
        Non mi sembra fantascenza.
        C’è poco da prendersela e piangersi ancora addosso…
        O “risbaglio”?!….

        Saluti

        Lauro

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